L’assicurazione vita non è più l’investimento preferito dai risparmiatori francesi.
Secondo uno studio presentatolo scorso 11 ottobre dall’Ifop per conto della banca specializzata in gestione del patrimonio UFF, solo il 36% della clientela patrimoniale (ovvero con oltre 30.000€ di patrimonio non immobiliare) conta di investire in un contratto vita multi supporto nei prossimi mesi.
Oggi, questo tipo di investimento occupa l’ottava posizione nel settore privati, mentre tre anni fa era in quarta posizione, dopo l’assicurazione vita in valuta, i prodotti a capitale garantito e l’immobiliare.
Il crollo dei mercati finanziari, che colpisce i rendimenti delle assicurazioni vita, di certo ha un suo peso nel calo della preferenza.
Ma neanche i fondi in euro si salvano. Sempre secondo questa indagine, effettuata presso 301 francesi e 151 clienti dell’UFF, i monosupporto non figurano più in testa agli investimenti futuri. Il 66% delle persone intervistate intende investire nell’assicurazione vita in valuta, contro il 69% di chi vuole investire in un conto a termine.
I fondi in euro costituiscono un mercato arrivato a maturità, mentre sono comparsi nuovi tipi di asset che pongono in concorrenza.
Resta il fatto che, in generale, i francesi non hanno grandi intenzioni di investire nei prossimi mesi, a causa principalmente della crisi del debito sovrano che ha fatto crollare le Borse. Il 79% dei clienti patrimoniali si dichiara pessimista sull’evoluzione dei mercati finanziari. Preferiscono attendere prima di piazzare il loro capitale e guadagnarne in liquidità.
Manca anche la fiducia verso chi può gestire il patrimonio. Dopo essere nel 2008 divenuti diffidenti nei confronti delle banche ed essersi piuttosto rivolti ai consulenti indipendenti (CGP) ora, secondo lo studio, il 21% si dichiara insoddisfatto del proprio, contro il 9% del 2009. Un tasso di insoddisfazione che supera quello verso i consulenti bancari (19%).